giovedì 26 aprile 2018

Carso e Grotta Gigante

Grotta gigante scoperta nel 1840 da speleologi austriaci
Fu aperta al pubblico nel 1908
La grotta si è creata in seguito all’azione dei fiumi che scorrevano internamente alla grotta per il processo di trasformazione del carbonato di calcio elemento principale che forma le rocce carsiche, che risulta solubile acqua
La formazione è durata 6- 8 milioni di anni. Esiste un fiume sotterraneo ancora attivo, il Timavo che scorre per 37 km sottoterra formando nuove grotte. Le stalattiti (formazioni calcaree dall’alto verso il basso) e le stalagmiti (dal basso verso l’alto) si sono formate a causa scioglimento del carbonato di calcio per azione dell'acqua piovana e successiva ricristallizzazione.  La crescita è di circa 1 cm ogni 100 anni. Le stalattiti di grande diametro sono tipiche delle grotte grandi. Si osservano due colori: bianche da rocce formate puro carbonato, mentre la colorazione rossiccia rivela presenza oltre al carbonato  di ossidi di ferro. Ci sono anche piccole presenze di vegetali per fotosintesi delle lampade. Le spore vengono portate all’interno della grotta attraverso le aperture e le particelle rilasciate al passaggio dei visitatori. La grotta è un’importante stazione geologica per la registrazione delle onde sismiche. E’ inoltre possibile il rilevamento dei movimenti della crosta terrestre attraverso le oscillazioni del pendolo geodetico molto lungo situato al centro della grotta che registra rilevazioni nell'arco di circa 80 km. I dati vengono inviati attraversio la fibra ottica al Dipartimento di Geofisica dell’Università di Trieste. La Venezia Giulia è una zona di fortissima compressione fra le placche come l'Italia centrale. Osserviamo una stalagmite  gigante di 150000 anni.
La grotta fu abitata in epoca preistorica come testimoniano i moltissimi reperti ritrovati nella parte superiore. A causa della conformazione geologica del terreno ci sono circa 7700 grotte in Friuli. Ci sono animali che vivono in grotte soprattutto insetti e crostacei. Interessante è la presenza del proteo.

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